DISCLAIMER

E' molto importante che ogni singolo visitatore abbia ben chiaro che tutto quello scritto in questo blog riflette la mia personale esperienza. Tutto quello che viene pubblicato vuole essere solo una narrazione dalla quale ognuno può carpire alcune informazioni utili alla propria esperienza, ma NON garantiscono nessun successo, né che gli eventi accadono con le medesime modalità e successione con il quale si sono presentati al sottoscritto. Tutti i consigli forniti sono relativi al mio trascorso personale, questo non significa che la realtà sia necessariamente come da me descritta, nè tantomeno che troviate le stesse difficoltà/opportunità da me incontrate. Enjoy your reading!

martedì 15 novembre 2011

If there's something strange, in the neighborhood, who ya gonna call? - o del trovare una casa.

Ok, ci siamo lasciati sul fatto che Londra è piena di mezzi di trasporto. Ma per andare dove? Benissimo, la prima risposta è: tornare a casa. Sì, ma quale casa?

Come già annunciato in precedenza al mio arrivo a Londra trascorsi una decina di giorni in ostello cercando casa e lavoro. Sembrerà strano ma ho fatto prima a trovare un lavoro che una casa. Per quanto riguarda la mia esperienza personale sono stato anche abbastanza fortunato dato che ho cambiato solamente tre case.
La mia primissima casa a Londra l'ho trovata con il passaparola ed era situata ad ovest, presso una famiglia di portoghesi, i quali, se tralasciamo la figlia, non erano in grado di parlare inglese. I primi 5-6 mesi li ho trascorsi con loro salvo dover lasciare la stanza per ragioni personali ed in stato di emergenza. Emergenza mitigata dal fatto che alcuni miei amici avevano da poco affittato una casa e mi hanno ospitato per i successivi 2 mesi: tempo dopo il quale sono approdato alla mia attuale sistemazione in SE10 dopo una ricerca su internet.

I più attenti di voi avranno già trovato alcune informazioni importanti da questo breve racconto: tre dei quattro principali modi di cercare casa. Il seguente ordine non ha nessuna logica, è completamente casuale e sono considerazioni personali che IN OGNI CASO possono subire variazioni a seconda delle personalità coinvolte.

  1. Il primo metodo per cercare casa è il passaparola, ovvero trovare una stanza chiedendo agli amici se hanno amici che conoscono qualcuno che affitta un posto letto. Una camera trovata in questo modo è un po' ingannevole: abbiamo la sensazione di poterci fidare, del resto è un "amico" che ci aiuta, tuttavia la soluzione finale può non soddisfare i nostri desideri, anche perchè si è un po' legati nell'agire dalle relazioni sociale che intercorrono tra i vari soggetti coinvolti. Quindi la situazione tipo che può capitare è quella di vivere in una casa in cui non si è completamente a proprio agio ma in cui non possiamo/vogliamo discutere apertamente per via dei legami interessati.
  2. La seconda modalità è quella per cui un amico ha una casa tutta per sè e ha un po' di spazio. Questa soluzione è forse ancora più insidiosa di quella precedente: molto spesso infatti queste amicizie non sono proprie le nostre favorite, ma per spirito di solidarietà/opportunismo si fa finta di niente. Quello che spesso accade in questi casi è che si è "ospiti in casa propria", limitando di molto il proprio orizzonte di scelta.
  3. Se non si hanno amici di nessuna risma e non si conosce proprio nessuno, si può ricorrere ai siti specializzati. Tali siti spesso filtrano gli annunci cercando di eliminare in anticipo le possibili truffe. Ma nonostante tutto, tante volte sono i soggetti interessati a non essere proprio di nostro gradimento. Infatti ci dovremo relazionare con estranei, spessissimo non italiani. Tuttavia secondo il principio dell'"io pago", ci sentiremo molto più liberi di portare avanti le nostre rivendicazioni.
  4. Ultimo ma non ultimo abbiamo la ricerca attraverso agenzia. Spesso queste agenzie fanno un po' la cresta sul prezzo di affito ma generalmente garantiscono un contratto e una certa tranquilità formale degli accordi e soprattutto vigilano molto di più su quello che avviene all'interno della casa (ad esempio alcuni miei amici hanno un'ispezione della casa ogni tot mesi).

Scelto come cercare il vostro alloggio bisogna vedere che cosa si vuole. Tutti ovviamente vorremmo avere una casa tutta per noi in centro, ma quello che più spesso accade è di trovare una camera ai margini del centro (zona 2, zona 3).

CAMERA VS CASA
Per quanto riguarda la ricerca della camera valgono tutti i punti precedentemente analizzati. Il prezzo di una camera si aggira attorno alle 500 sterline con le spese incluse. Cifra che ovviamente è destinata a seconda del quartiere, grandezza della camera, tipo di casa (flat = appartamento o house = casa su più piani) e accessori (internet, numero di bagni, cucina, bills = bollette incluse o meno).
I siti specializzati di maggior successo sono in ordine gumtree, easyroommate, spareroom, flatshare e moveflat.
Una sottocategoria del flatsharing (= condivisione della casa) è il roomsharing (= condivisione della camera). Sinceramente per me è già abbastanza dividere la casa con qualcuno che non conosco, ma se siete veramente a corto di risorse ricordatevi anche di questa opportunità.
Esistono anche alcune agenzie, ma purtroppo su questo punto sono debole e non saprei quali consigliarvi.
Quando entrante in una stanza informatevi bene sui costi aggiuntivi.

Per quanto riguarda la ricerca di una casa sono validi solamente i punti 3 e 4 della lista precedente. I prezzi variano a dismisura, dallo studio (monolocale nel senso più stretto del termine) a 500 sterline al mese più spese alla casa con 5-6 camere da letto. Molti siti e molte agenzie pubblicano il costo medio dell'affitto per ogni tipo di casa. Tra i siti specializzati i più accreditati sono findaproperty e rightmove, mentre l'estate agency ( = agenzia immobiliare) più diffusa (ma anche più costosa) a Londra è la Foxton, tuttavia ce ne sono a bizzeffe.
La casa è un buon investimento se si pensa di affittare le stanze in eccesso, tuttavia bisogna sempre ricordare che al prezzo di affitto vanno aggiunte eventuali spese di agenzie più tutte le spese (qualora non sia specificato diversamente) che illustrerò nel prossimo paragrafo.


IL DEPOSITO E IL NOTICE

E' prassi quella di chiedere un deposito cauzionale per coprire eventuali danni, ma più spesso è volto ad assicurare chi affitta da repentine scomparse degli inquilini. Spesso è possibile lasciare la casa prima della scadenza del contratto o qualora non aveste un contratto in un periodo di tempo prefissato (per gli amici è chiamato il notice). Spesso il deposito copre l'affitto ipotetico di quel periodo. Mettiamo ad esempio che il periodo di notice sia un due settimane, nel 90% dei casi, il deposito è uguale a due settimane di affitto. Ad ogni modo questi dettagli sono tutti descritti nel contratto o concordati con chi vi affitta la stanza al momento della visita.



SPESE DA TENERE IN CONSIDERAZIONE
Quando abitate in una casa normalmente le spese da sostenere sono le seguenti:
  • luce,gas ed acqua: le più comuni. Per quanto riguarda luce e acqua sono sempre abbastanza economiche mentre il gas si può prestare a sorprese, soprattutto di inverno quando si inizia ad usare la caldaia per creare in casa un clima subtropicale;
  • council tax: è una specie di ICI a carico di chi vive nella casa;
  • TV licence: una sorta di canone RAI da pagare in caso si possiede una televisione in casa. N.B: nel momento in cui si va a comprare una tv in negozio viene richiesto l'indirizzo, quindi non fate i furbi perchè prima o poi vi sgamano;
  • Internet: il WI-FI è diffusissimo (sebbene io non sia un grande fan) e presente nella stragrande maggioranza delle case, tuttavia è sempre bene chiedere le modalità di utilizzo.
  • eventuali casse comuni: per comprare i produtti utilizzati per pulire gli spazzi comuni.
E' bene controllare sempre in modo esplicito quali di queste spese sono comprese nel prezzo di affitto, per evitare di pagare di più, di avere discussioni e brutte sorprese.


ATTENZIONE ALLE FREGATURE (SCUMS)
Tutti i siti avanzano suggerimenti su come evitare bufale, oltre ovviamente ad impegnarsi a sventarne il più possibile. Per far questo pubblicano una serie di suggerimenti da tenere in considerazione. Per quanto mi riguarda la maggior parte di essi sono così sensate che non ho dovuti leggerli però è bene che conosciate un paio di "trucchi".


Diffidate sempre, sempre, sempre degli annunci che come risposta vi dicono che sfortunatamente vivono lontano e che per evitare di fare un viaggio a vuoto per farvi vedere la casa vi chiedono anticipatamente i soldi oppure utilizzano un modo più subdolo. Vi chiederanno di andare alla Western Union depositare una cifra x (spesso pari all'ammontare di un mese e mezzo di affitto) a nome vostro o di un vostro amico, scansionare il tagliando della ricevuta e inviare la scansione via email a garanzia del fatto che voi avete i soldi. Benissimo. Nel momento in cui premete il tasto invio avete consegnato a vostra insaputa tutti quei soldi al vostro interlocutore, il quale stamperà il tagliando e andrà ad incassare.


Diffidate spesso degli annunci troppo belli per essere veri. Non vuol dire che non ce ne siano, ma spesso nascondono frodi. Ad esempio stanza matrimoniale in complesso superchic a Knightsbridge a 500 sterline al mese = bufala al 99%.


Ogni volta che andate a visitare una casa andate con un amico o lasciate detto a qualcuno dove e quando avete l'appuntamento. Personalmente non ho mai avuto problemi e non ho sentito nessuno che ha avuto problemi ma non si sa mai.


Ogni volta che incontrate un landlord o presunto tale chiedete di mostrarvi qualcosa che attesti il reale status di landlord: può capitare infatti che la persona con cui state parlando non c'entri assolutamente niente con la casa in questione (magari squatters = gente che occupa la casa in modo abusivo, che a Londra è permesso per legge per un massimo di due mesi per abitazione o qualcosa di simile) e alla scoperta da parte del reale proprietario vi ritrovate senza casa e senza soldi del deposito.


Evitare di portare con voi grandi somme di denaro, se volete bloccare la stanza subito fate una corsa al più vicino cashpoint e ritirate i soldi sul momento (compatibilmente con il vostro limite massimo di prelievo).


Con questo penso di essere stato esauriente, o almeno spero. Per qualsiasi domanda, lasciate un commento.


SITI UTILI:
Gumtree
Easyroommate
Spareroom

Flatshare
Moveflat
Findaproperty
Rightmove
Foxton

venerdì 7 ottobre 2011

The Queen gave us Oysters - O del girare per Londra -

Come già spiegato nel post precedente avere una Oyster card è l'unico modo per non venire presi a sassate dagli esorbitanti prezzi dei biglietti singoli. E' curioso che il nome della carta di viaggio per uno dei sistemi di trasporto pubblico più costosi al mondo, sebbene a mio avviso tra i più efficienti, sia proprio "ostrica". Giusto per dare un'idea del costo dei trasporti qui a Londra date un'occhiata alla tabella delle fares and fees pubblicata sul sito di Transport For London (TFL). La spiego brevemente a partire da destra (lo so che non siamo in un Paese Arabo, ma verrà tutto più semplice). La prima colonna che troviamo è quindi quella che parla di Travelcards, per gli amici abbonamenti, la seconda è quella che mostra le tariffe della Oyster Pay As You Go (PAYG per gli amici), ovvero il prezzo del biglietto usando il credito prepagato, la penultima è invece il costo del biglietto fatto allo sportello classico ("scusi vorrei un biglietto per il centro!") ed ultima ma non ultima la colonna delle zone. Londra è infatti divisa in 9 zone circolari che corrispondono a diverse aree tariffarie.
Immagine del sistema di trasporto su rotaia tratta dal sito: http://mynokiablog.com/. 
Le mappe originali fornite da TFL sono reperibili all'indirizzo http://www.tfl.gov.uk/gettingaround/1106.aspx

Un'altra distinzione viene fatta tra tariffa "peak" ed "off-peak": la prima è per l'ora di punta mentre la seconda per gli orari più rilassati. Quindi riassumendo.
  • Cash: quello che si paga per una corsa singola, direttamente allo sportello del bigliettaio o alla macchinetta.
  • Oyster PAYG: quello che si paga utilizzando la carta prepagata, il credito deve essere presente al momento dell'ingresso al tornello. E' considerato peak l'utilizzo durante le ore 6.30-9.30 e 16.00-19.00 (dal Lunedì al Venerdì). 
  • Travelcard: è un abbonamento di varia durata (settimanale, mensile, annuale) che può essere caricato sulla Oyster. E' considerato OFF-PEAK, dalle 9.30 (dal Lunedì al Venerdì) ed è valido fino alle 4.30 del giorno successivo alla scadenza.
Ok, picchi e non picchi, ma che mezzi ci sono a Londra?!?
Una volta in possesso della vostra Oyster potrete scorrazzare liberamente per tutto il sistema dei trasporti il quale prevede (cliccare sul nome del mezzo per accedere alla mappa corrispondente):
METROPOLITANA
Innaugurata nel 1863, la metropolitana di Londra è la più antica mai costruita. Conta 10 linee regolari a cui si aggiungono la Waterloo & City (un treno che collega la stazione ferroviaria di Waterloo con la stazione della metropolitana di Bank), la DLR (Docklands Light Railway, un servizio di ferrovia automatizzata che parte dalla stazione della metropolitana di Bank per raggiungere le Docklands) e l'Overground (un servizio di sopraelevata presente in quasi tutta Londra). L'orario di funzionamento dipende dalle singole linee ma in genere è garantito dalle 5.30 alle 00.30. Durante i weekend TFL è solito chiudere alcune tratte e stazioni per portare avanti lavori di manutenzione, i quali vengono prontamente segnalati con una settimana minima di avviso. Personalmente è il mezzo che trovo più comodo e rapido per spostarsi.

TRENO SUBURBANO
Non è altro che la possibilità di utilizzare all'interno della città il servizio di trasporto ferroviario nazionale. Generalmente molto efficiente e veloce, permette di raggiungere il centro grazie ai numerosi terminal ferroviari (Charing Cross, Waterloo, Victoria, Liverpool Street, Paddington).

BUS
Probabilmente il sistema più capillare della città. Ogni casa ha nell'arco di 100 metri almeno una fermata dell'autobus e spesso una di un autobus notturno. I bus a Londra circolano 24 ore su 24, 7 giorni su 7 (è per questo che l'autista di bus è un lavoro che ha sempre bisogno di manodopera) e soprattutto non tengono conto delle zone, ma si paga ogni volta che si sale su un autobus (ad esempio se per assurdo un bus facesse zona 1-9 paghereste solo una corsa, ma nel caso saliste su un autobus e vi accorgeste che è quello nella direzione opposta e fate una sola fermata pagate doppio). Normalmente gli autobus sono i double-decker, quelli classici a due piani, ma per servizi minori ci sono anche solo ad un piano. Importante: sul bus si sale SOLAMENTE dalla porta anteriore in modo che l'autista possa vedere che fate passare il biglietto sul lettore di Oyster, altrimenti si rifiuterà di continuare la corsa, e non è uno scherzo o un'esagerazione.

TRAM
Per quanto riguarda il tram rimando tutto al sito di TFL, non avendone alcuna esperienza dato che è presente in poche parti di Londra. Link: http://www.tfl.gov.uk/assets/downloads/tramlink-user-guide.pdf

BATTELLO
Sebbene abiti tra due fermate del Thames Clipper non ho )avuto l'occasione di provare l'ebbrezza del battello. La velocità e l'agilità con cui si muove sono impressionanti. Il prezzo del biglietto segue delle tariffe proprie con sconti fino ad un terzo per i possessori di TravelCard. Il servizio è frazionato in diverse rotte che vanno da Woolwich Arsenal ad est, ad Hampton Court ad ovest (residenza estiva di Enrico VIII).

E SE VOLESSI ANDARE IN BICI?!
Prima di concludere vorrei sottolineare lo sforzo che la città sta facendo per indurre i londinesi a muoversi in bicicletta. Sebbene Londra sia una delle città più pericolose per pedalare, si è recentemente dotata di un servizio di bike-sharing, sponsorizzato dalla Barclays Bank ed affettuosamente chiamato "Boris' bike" (dal nome del sindaco di Londra Boris Johnson), piuttosto capillare. Sono state inoltre recentemente innaugurati i primi tratti di alcune delle "Barclays Cycle Superhighways": percorsi preferenziali per ciclisti che collegano le zone periferiche con il centro.

Per oggi da Greenwich è tutto. Spero di poter aggiornare presto il blog con nuove (utili?) informazioni.
Stay tuned!

mercoledì 18 maggio 2011

Landing, o sull'arrivo in aereoporto.

Ok, abbiamo scoperto il come e il perchè vogliamo andare a Londra, abbiamo il nostro biglietto conveniente per le nostre esigenze e abbiamo tutti i nostri bagagli impacchettati nella pancia dell'aereo. Bagagli che ora stiamo aspettando con impazienza, trepidazione ed eccitazione sul nastro trasportatore dell'area "baggages" in uno degli aereoporti della capitale inglese.

Il piano operativo ora prevede le prime tre cose fondamentalissime per stare qui. Le CAO: Cash Accomodation e Oyster, o per gli amici soldi, sistemazione per dormire e tessera dei trasporti.

CASH, o del come portarsi in giro i soldi.
Personalmente quando viaggio per il mondo ho una tattica che è un mix tra risparmio, sicurezza e praticità. Prendiamo il nostro budget, dividiamolo per tre e suddividiamolo in questo modo. Un terzo sarà subito in pound, un terzo in euro ed un terzo su una di quelle carte prepagate tipo postapay. Perchè di questa scelta?
Avere sterline al seguito. Il 90% delle volte è molto più conveniente comprare moneta locale sul posto piuttosto che il contrario (per un semplice meccanismo di "abbondanza" della moneta in questione, mentre in Italia le commissioni sono più care, bisogna avvisare n giorni prima la banca che vi farà avere le sterline, etc...) tuttavia al vostro arrivo avrete bisogno di contate subito. E se non siete pratici rischiate di cambiare troppi soldi, o troppo pochi (e la cosa che vi farà spendere di più sono le commissioni sulle continue transazione di valuta) e soprattutto di cambiare soldi in aereoporto. Non fatelo MAI. Esperienza personale sia qui che in Italia: commissioni altissime e pessimo tasso di cambio. Da qui l'importanza di arrivare già con un gruzzoletto di sterline. Io consiglio sempre di cambiarle in posta, sebbene l'attesa sia lunga e sappiamo tutti di cosa parliamo quando nominiamo il nome "poste italiane", tuttavia io ho sempre trovato tassi di cambio più che onesti. Risparmio.
Avere euro al seguito. Lo so, tutto questo discorso sembra un controsenso. Ma avere degli euro con sè fa sempre bene per diversi motivi. Innanzitutto potete sfruttare il miglior tasso di cambio che c'è qui anche perchè la maggior parte dei cambia monete non applicano commissioni. Inoltre personalmente penso che sia più sicuro avere una somma da parte in valuta nostrana. Sia perchè di minor appeal per eventuali malintenzionati, sia perchè non si sa mai cosa succede sul mercato delle valute. Sicurezza.
La scheda ricaricabile. Di sicuro questa è la meno conveniente delle soluzioni, ma decisamente la più pratica. Inanzitutto, i soldi emessi dagli ATM (Automatic Teller Machine, per gli amici "the hole in the wall", per noi italiani il bancomat) sono già sterline scambiate senza commissione e con tasso di cambio accettabile. Ovviamente si pagherà un'ignota commissione applicata dalla banca italiana. Quindi se dovete prelevare o pagare con la carta fatelo per importi considerevoli, non per il panino di McDonald's essendo che la commissione è un costo fisso e non percentuale. Ma il motivo principale per cui farsi una carte è la facilità con cui potete avere i soldi dall'Italia. Dato che in un qualsiasi giorno della settimana un vostro amico/parente può andare alla posta o in banca e inviarvi qualche spicciolo in caso di necessità. Praticità.

Siamo sempre alle solite. Questo metodo ha funzionato e funziona molto bene con me. Spero che anche per voi sia lo stesso.

ACCOMODATION, o del dormir bene.
Il partito dei migranti si divide in due correnti. I timorosi (a ragione) e gli avventurosi (il mio preferito), personalmente sono un mix. Il timoroso si preoccupa di avere tutto pronto entro il giorno della partenza, l'avventuroso lascia il 95% delle cose al caso.
Per quanto riguarda la sistemazione provvisoria io suggerisco un buon mix, perchè davvero in questo caso "in medio stat virtus". Mi accingo a raccontarvi quella che è stata la mia decisione. Prenotai un ostello dall'Italia attraverso un sito specializzato, il quale non richiedeva il pagamento anticipato di niente, in modo che se nel frattempo avessi trovato una soluzione migliore avrei potuto facilmente cambiare senza incorrere in penali (ovviamente il discorso vale per i giorni fino a 24 ore dall'arrivo in ostello, se si disdice il giorno prima di solito si paga una notte). Il periodo di permanenza lo fissai in una settimana, tanto negli ostelli è sempre facile trovare posto, e poi confidavo in una sistemazione fissa in quella settimana, ma di questo parleremo successivamente.
Io insisto sull'arrivare a Londra con una sestimazione provvisoria e flessibile per alcuni semplici motivi, leggi tra le righe ostello.
Contratti. Solitamente gli operatori immobiliari che affitano chiedono due settimane di deposito più due settimane d'affitto ed una permanenza minima variabile da due settimane ad un mese, bloccandovi un sacco di soldi.
Delusioni. Il 90% delle volte la sistemazione rimediata senza essere sul posto, non vi piacerà, non perchè i landlord sono brutti, cattivi e vogliono fregarvi, semplicemente perchè non avete mai visto prima quella stanza, quella casa, quel quartiere. Ho conosciuto un sacco di persone che hanno perso i soldi del deposito perchè delusi dalla sistemazione (ed ovviamente il deposito copre il rischio che voi vogliate andarvene, oltre che i danni che potete causare alla casa) ritrovandosi in breve periodo senza casa e con un netto taglio sul loro bilancio.
Offertone?. Inoltre potreste trovarvi a pagare cifre da casa in centro in zone non proprio consigliabili. Questo semplicemente perchè non si conosce la città. O sempre per lo stesso motivo, pagare per case che semplicemente non esistono cadendo in tranelli di camere a basso costo in pieno centro, che esistono, ma sono molto molto molto rare.
Mi ripeto, secondo me un ostello in centro, o comunque in zona 1 nord è la scelta migliore (io per risparmiare un po' andai in zona 1 sud. Ma l'area a sud del Tamigi è considerata meno rispettabile di quella a nord. Anche se personalmente non ho mai avuto problemi. Facciamo le corna ^_^). Ovviamente questo discorso vale per quelle persone che non hanno la fortuna di avere amici pronti ad aspitarli per questa settimana di purgatorio.

OYSTER CARD, o del muoversi velocemente.
La cosa più utile per cui spendere i soldi non appena atterrate a Londra, o raggiungete il centro città (dipende sempre dove atterrate), è la tessera dei trasporti, chiamata Oyster Card. Per averla dovete lasciare un deposito di circa 5£. E' una tessera ricaricabile che vi permette di viaggiare su tutti i mezzi pubblici nella città di Londra. In un post successivo spiegherò bene come funziona il sistema dei trasporti di Londra. Vi basti sapere che con poco meno di 18£ potete utilizzare tutti i bus, quante volte volete, nell'arco di una settimana (altrimenti paghereste 1,80 ogni volta che salite sul bus con la Oyster o 2,00£ ogni volta che comprate il biglietto senza Oyster.). Oppure potere pagare poco meno di 28£ per utilizzare senza limite di consumo tutti i mezzi in zona 1 e zona 2, sempre nell'arco di una settimana. Attualmente è la tariffa che utilizzo di più, è un buon compromesso tra costo e rapidità di spostamento.

Bene, a mio avviso queste sono le tre cose più importanti che dovete avere sotto controllo nel momento in cui siete arrivati a Londra. Il prossimo intervento tratterà di uno argomento derivato da questi tre punti. La mia esperienza su come ho trovato un lavoro, la mia esperienza su come trovare una casa oppure il sistema di trasporto pubblico londinese.

Keep in touch, guys.

martedì 26 aprile 2011

Getting there -Ci vorrebbe la borsa di Mary Poppins-

Rieccomi qua a raccontarvi la mia esperienza con il quale potrete ricavare qualche consiglio, spero.

Allora. Abbiamo parlato degli aereoporti e di come scegliere il volo con cui partire. Ora è il momento di vedere cosa portare con sè in questa avventura.

Personalmente arrivai a Londra con l'equivalente di una 30ina di chili di roba, non tutta utile, non tutta indispensabile, ma molte delle cose che ho portato sono ancora con me tutti i giorni. Ma veniamo alla top 7 delle cose utili. Ovviamente in ordine sparso.

1. Il PC portatile.
Sebbene per molti possa essere considerato un "rischio" mettere in valigia il proprio portatile (sempre che si possegga) è il migliore investimento che possiate fare. Il 90% delle informazioni oramai sono in rete e praticamente tutte le case, ostelli e luoghi pubblici possiedono una connessione wi-fi. Da qui un importantissimo corollario: il vostro PC dev'essere dotato di hardware wireless. Vi renderà il tutto molto più semplice, dal cercare una casa (tramite gli appositi siti e agenzie) al trovare indirizzi, passando per la ricerca di un lavoro. Inoltre installando gli opportuni programmi (ad esempio Skype), potrete tenervi in contatto con i vostri affetti senza spendere troppo. E, cosa da non trascurare, potrebbe essere una buona fonte di svago per il primo periodo in cui i soldi scarseggiano e non potrete uscire spesso.

In alternativa, ma solo per l'importanza che una connessione wireless ricopre a Londra, si può optare per uno smartphone SOLO se dotato di wi-fi, altrimenti questo sì è un rischio portarlo in giro.

2. Il telefonino da "battaglia".
E' inutile all'inizio dotarsi di cellulari troppo costosi e moderni, anzi alle volte è più un rischio che altro (a meno che non siate sprovvisti di un PC portatile ed abbiate il wireless, ovvio). Io consiglio di riciclare un buon telefonino abbastanza basic ma con lunga durata della batteria, poco appariscente e quindi di poco interesse per eventuali male intenzionati. Una interessante alternativa sono i telefonini con il doppio alloggiamento per la SIM, ma solo nel caso lo abbiate già in casa.

3. La ciabatta "modificata".
Il vero dramma londinese sono le prese elettriche. Per chi non lo sapesse sono fatte in modo diverso e per utilizzarle è necessario un adattatore, spesso molto costoso e con la possiblità di collegare un solo elettrodomestico per volta. Nel mio caso risolsi il problema con un buon elettricista il quale trovò in magazzino una presa inglese e, tramite una semplicissima operazione, la sostituì alla presa di una ciabatta. In questo modo risparmiai almeno 10 € sull'adattatore singolo portando a casa una ciabatta a 4 prese, che ancora adesso è invidiata da molti amici qui a Londra. Non è necessaria, ma sicuramente è utile.

4. Le scarpe nere.
Ebbene sì, in Inghilterra amano le scarpe da lavoro nere (eccezion fatta nel caso vogliate fare un lavoro più manuale.) ed un buon "investimento" è portarsi dietro un paio di scarpe classiche nere. Attenzione, non troppo costose perchè dopo i primi 4-5 mesi anche le scarpe di migliore fattura tendono a distruggersi a causa del lavoro non proprio di ufficio che vi troverete a fare. Io purtroppo non pensai a questa accortezza e mi trovai disperso in Oxford Street alla disperata ricerca di un paio di scarpe non troppo costose, senza avere alcuna idea di dove trovarle.

5. La camicia bianca.
Stesso discorso vale per la camicia bianca. Anche se a differenza delle scarpe non è così necessario partire con troppe camice bianche. Una volta trovato il lavoro esistono un sacco di posti in cui poter comprare a poco camicie da lavoro. Tuttavia è sempre buono averne con sè un paio.

6. CV
Qualora voi non aveste con voi il portatile è molto importante avere con sè una 50ina di copie del CV tradotte in inglese. Sempre perchè posti in cui fare le fotocopie ed internet point costano una cifra veramente eccessiva.

7. Macchina fotografica.
La macchina fotografica digitale è un altro oggetto importante, non solo per il motivo più classico di catturare immagini e momenti della propria esperienza. Il motivo più importante per il quale consiglio una macchina digitale è a scopo di certificare eventuali danni, luoghi, documenti,etc. Perchè non è raro che il landlord di una casa vi reputi responsabile di guasti o mobili rotti causati da precedenti inquilini (sebbene sappia che non è colpa vostra).

Ovviamente a queste si aggiungono i vestiti e tutte quelle cose necessarie per la propria igiene e salute.

Mentre veniamo a quelle cose di cui proprio potete fare a meno all'inizio.

A. Elettrodomestici di consumo.
Spesso tendiamo a portare con noi un sacco di elettrodomestici che, sebbene in alcuni casi possono rivelarsi utili, spesso occupano solo spazio e peso nei bagagli (l'esempio più lampante è quello del rasoio elettrico, comodissimo, ma per il primo mese si può ovviare con i rasoi classici). Ovviamente ognuno nelle proprie valigie è libero di mettere quello che vuole, ma molti elettrodomestici sono veramente economici a Londra, se proprio avrete l'esigenza.

B. Quantità eccessive di vestiti.
E' giusto avere vestiti sufficienti per essere sempre in ordine e puliti ma consiglio di non esagerare. Per esempio non portate con voi vestiti particolarmente delicati o tutto il set da bagno che la nonna ha cucito per voi.

C. Tutto ciò che dovete comprare per la propria pulizia.
Io consiglio di mettere in valigia solo prodotti che avete già (al di là delle cose che ho consigliato esplicitamente di comprare) perchè spesso è possibile trovare numerose offerte molto convenienti (ad esempio le offerte buy one and get one free).

D. Ricordi di casa.
Mi spiace dirlo, ma per il primissimo periodo anche i più motivati possono cadere nella "saudade" soprattutto quando tutto sembra andare al contrario di come vorreste. Quando vi troverete a pagare una stanza in una casa con coinquilini festaioli che non vi permettono di dormire e magari non capite un'acca di quello che dicono e magari tirate un po' la cinghia mentre tutti gli altri si divertono, la cosa peggiore che potete avere davanti sono i bei ricordi della propria casa, dove magari mamma prepara una succulenta cena e gli amici ti aspettano per il calcetto. Fino a che non si è raggiunto i propri obiettivi primari consiglio di limitarsi alle parole di conforto che si possono raccogliere tramite i social network e qualche telefonata, ma senza esagerare.

Con questo mi sembra tutto. Ovviamente ognuno viene da contesti diversi e con scopi diversi sceglie di muoversi a Londra. Io ho cercato di selezionare alcune cose comuni un po' a tutti. E' ovvio che se uno parte con già la promessa di un lavoro non avrà bisogno della magica camicia bianca, ad esempio.

La prossima volta parlerò di cosa fare non appena scesi dall'aereo a Londra, i primi passi verso la "nuova casa".

giovedì 10 marzo 2011

12 Maggio -La partenza: getting there-

Allora, come già dissi nell'ultimo post io arrivai con un volo EasyJet da Milano Malpensa a London Gatwick. Principalmente presi questa scelta per motivi legati al fatto che ho sempre pensato che le compagnie lowcost fossero il miglior modo di viaggiare... ora non sono più dello stesso avviso... ma veniamo prima di tutto agli aereoporti di Londra.

AEREOPORTI
Londra ha 5 aereoporti principali
Heathrow:
è forse il più grande e conosciuto. Situato nel west London è di sicuro il più comodo ed economico da raggiungere. Ha 5 terminal i quali sono raggiungibili con la metropolitana "Piccadilly Line" tramite 3 fermate durante l'orario di apertura della "tube": Heathrow T.1,2,3 è la prima, Heathrow T4 ed infine Heathrow T5. Per tutta la notte l'autobus notturno N9 vi porterà alla prima e alla terza fermata partendo da Aldwich e attraversando il centro. Generalmente Alitalia parte dal T4 rendendo le partenze "notturne" una piccola odissea, ma se pensate che se possedete una travel card lo potrere raggiungere GRATIS è un bel vantaggio. Qui non atterra nè EasyJet nè RyanAir. Si segnala la presenza di un treno che collega Heathrow a Paddington station, ma non l'ho mai preso in considerazione perchè di sicuro costa di più della metro.
PRO:
  1. a parte il T4 durante la notte, è molto comodo da raggiungere ed economico:
    biglietto della metro:
    cash = 5£;
    oyster peak = 4,50£;
    oyster off-peak = 2,70£.
    Oppure durante la notte il costo di un biglietto del bus:
    cash = 2£
    oyster = 1,80£
  2. Tempo massimo di viaggio per Central London (p.e. Piccadilly Circus): 1h di "tube".
CONTRO
  1. Niente linee lowcost;
  2. Alitalia parte dal T4.
Gatwick:
A sud di Londra si trova quello che forse è il secondo aereoporto della città, Gatwick per l'appunto. Diviso in due terminal, North e South. Qui arrivano i voli di EasyJet ed a breve anche RyanAir possiederà alcuni slot per alcune rotte dall'Italia. All'interno dell'aereoporto trovano posto la stazione degli autobus (in questo caso coach) e quella dei treni.

Per quanto riguarda i coach io ho sempre viaggiato con la National Express che da Gatwick porta a London Victoria Coach Station, sicuramente più cheap del treno ma ci mette di gran lunga di più, anche perchè molto legato al traffico. Due sono le compagnie che portano a Central London da questo aereoporto: National Express, per l'appunto, con destinazione Victoria (ma non solo) e EasyBus con destinazione ad Earl's Court/West Brompton nel west London. Il secondo servizio si presta anche a cifre veramente economiche, fino a 2£ a biglietto mentre il prezzo per il ticket della National Express è di 7,50£ se comprato sul posto 6,80£ se comprato via internet.

Il capitolo treni è più semplice. Esiste un treno dedicato, il Gatwick Express da Victoria Rail Station (costo 16,10 £ se comprato online mentre sul posto dovrebbe essere 17,50£). Poi esistono i treni delle compagnie di trasporto pubblico: la "southern" che ha come terminale la stazione di London Bridge nel South-East e il cui biglietto costa 7£; la First Capital Connect ha un servizio per London Bridge, London Victoria (entrambi 7,90£) e King's Cross (9,40 £) sita nel North London. Il tempo di viaggio in tutti i casi si aggira tra i 40 minuti e l'ora.

PRO
  1. Voli lowcost disponibili;
  2. Un vasto range di destinazioni raggiungibili con i mezzi pubblici.
CONTRO
  1. Costo dei trasporti leggermente più elevato
  2. Un po' difficile orientarsi tra le varie piattaforme e biglietterie, soprattutto se si è un po' a digiuno di inglese.
London City Airport:
situato nell'East London è virtualmente il più comodo in cui arrivare se non che io non sia mai atterrato qui perchè i voli da Milano non sono così tanti. Non ci sono compagnie low cost. Ma come Heathrow è raggiungibile tramite la rete di trasporto pubblico normale. Situato in zona 3 sulla linea DLR (acronimo di Docklands Light Railway) è sicuramente l'aereoporto più centrale. Tuttavia durante la notte (se ci sono voli, non lo so proprio) non esistono bus diretti che colleghino l'aereoporto a Central London. Essendo in zona 3 il costo del biglietto è inferiore che andare ad Heathrow (locato in zona 6): cash = 4£ oyster peak = 2,90£ oyster off-peak = 2,50£

PRO
  1. Veramente centralissimo;
  2. Il più economico di tutti da raggiungere.
CONTRO
  1. Poca scelta di mezzi, se la DLR non funziona rimane solo il taxi...;
  2. No compagnie lowcost.
London Stansted:
Classico aereoporto per le compagnie lowcost, le uniche infatti che vi arrivano. Posto a grande distanza dalla città di Londra è situato a nord-est. Come tutti gli aereoporti posti così lontano e dominati dalle compagnie lowcost presenta una scelta così vasta di possibili mezzi per raggiungere la città che reputo più semplice e più corretto, non avendo esperienza alcuna, rinviarvi al sito ufficiale dell'aereoporto. TO AND FROM STANSTED

PRO
  1. Sinceramente non ne ho mai visti, se non quando le compagnie lowcost fanno quelle offerte per cui il costo aggregato di volo e mezzi pubblici per arrivare dove si vuole non sia realmente competitivo.
CONTRO
  1. Posto a grande distanza dalla città = alti costi di trasporto (8£ mediamente il coach) e lunghi tempi di trasferimento
London Luton:
Stesso discorso fatto per Stansted è valido per Luton situato a Nord Ovest, se non chè è ancora più piccolo del precedente. TO AND FROM LUTON

COMPAGNIE AEREE
Il grande dilemma è sempre lo stesso, volo di linea o lowcost?
Penso che la scelta debba essere personale, tuttavia ci sono alcune considerazioni che vorrei fare.
Nella scelta ci sono giusto 2-3 parametri di cui tener conto.
AEREOPORTO DI ARRIVO
Bisogna innanzitutto tenere ben presente che le compagnie lowcost arrivano principalmente in aereoporti lontani. Mentre i voli di linea hanno come maggiori terminali Heathrow. Ora, nell'articolo precedente ho sottolineato la collocazione geografica degli aereoporti perchè se pensate di alloggiare nell'East London, la scelta di Heathrow sebbene buona, non è la migliora, soprattutto se appena arrivati ci si porta in giro bagagli per 20-30 chili. Valutare bene insomma i collegamenti dell'aereoporto in cui si arriva.
COSTO AGGREGATO = VOLO + COSTI ACCESSORI + TRASPORTO LOCALE
I voli lowcost sono spesso veramente economici, tuttavia la mia esperienza personale mi ha portato a calcolare tutti i costi per bene. Nel mio caso ad esempio RyanAir parte da Orio al Serio, un aereoporto veramente fuori. Risultato: viaggio lungo e biglietto da 7,50 €. Allo stesso modo arrivando in un aereoporto fuori mano bisogna mettere in contro altri 8£ extra. Insomma un 17 € da aggiungere al costo del biglietto. In più le compagnie di linea spesso hanno tutto incluso mentre le compagnie lowcost vi faranno pagare i bagagli da stiva (nel mio caso erano 30€ a bagaglio da stiva)...quindi a conti fatti si va a spendere 60 € di biglietto aereo a cui vanno aggiunti 47 € che rendono il nostro volo lowcost non più così low. Insomma valutate bene se spendere quei 10-20€ in più per un volo di linea.
TRASPORTO BAGAGLI
Come già accennato i bagagli nei voli lowcost non sono inclusi, a parte il bagaglio a mano. Per quanto riguarda quest'ultimo spesso è più fonte di ansia che altro dato il fatto che voi, nell'acquistare un biglietto, spesso accettate una clausola che permette al personale della compagnia aerea di avere il diritto di rifiutare il bagaglio in cabina (e quindi messo in stiva con relativo costo) se non rispetta rigidi criteri di dimensione, spesso assenti per i voli di linea (per i quali è previsto anche il trasporto di accessori personali oltre al bagaglio a mano p.e. l'ombrello, la borsetta, il laptop...). Su questo punto, mi spiace essere categorico ma le compagnie di linea sono molto meglio.

Per stasera mi fermo qua. Il prossimo intervento riguarderà alcuni consigli su cosa portare se l'intenzione è quella di restare per un certo periodo. Ora vi auguro buona notte and take care guys and girls!!

martedì 8 marzo 2011

12 Maggio 2010 -La partenza: la raccolta di informazioni-

DISCLAIMER:
Tutti i consigli dati nel seguente post sono relativi alla mia esperienza personale, questo non significa che la realtà sia necessariamente come da me descritta, nè tantomeno che troviate le stesse difficoltà/opportunità da me incontrate.


Il fu 12 Maggio del 2010 presi l'aereo easyjet che da Milano Malpensa mi portò a Londra Gatwick. I giorni prima di questa per me fatidica data furono spesi nel disperato tentativo di raccogliere informazioni sulla vita a Londra, risparmiare il più possibile ed incontrare affetti, parenti ed amici.

Per quanto riguarda le informazioni la Rete è piena di siti e community di italiani che raccontano la loro esperienza di emigrati temporanei e permanenti, quindi basta armarsi di pazienza e googlare googlare googlare. Che penso sia poi il modo con il quale alcuni di voi Lettori siano arrivati su queste pagine.

Per quanto riguarda il risparmio ognuno parte con i mezzi che ha. Per quanto mi riguarda sono partito con 10 giorni di ostello prenotato e un servizio di assistenza per il lavoro pagato e qualcosa come 400-500£ (per gli amici "pounds") a cui vanno aggiunti altri 400£ della persona che è partita con me. Niente biglietto di ritorno. Su molti siti troverete che la cifra di start up si aggira intorno ai 2000 £, ma per quanto mi riguarda con quella cifra nel primo mese fai il nababbo rischiando di sentirti troppo al sicuro e perdendo risorse e tempo per cercare un buon lavoro.
Personalmente credo infatti che si debba partire dal basso per poi piano piano ricostruirsi, ovviamente dipende da cosa si vuole fare qui a Londra. E' inutile prendere subito una casa in una zona centrale che poi non si potrà mantenere perchè il lavoro che faremo nel migliore dei casi sarà remunerato con il minimo sindacale, in quanto primo lavoro in UK e sempre che non siate dei professionisti (che ne so degli ingegneri, o tecnici di IT...): se arrivate freschi di istruzione superiore e senza una decente (per gli inglesi, non per gli italiani) padronanza della lingua, il range dei lavori fattibili si restringe in lavoro di ristorazione (commis waiter o dishwasher/kitchen porter, team member di fast-food) o alberghiero (housekeeper/cleaner).

RICAPITOLANDO: PRIMA DI PARTIRE
Consiglio n°1: avere la ferma intenzione di spostarsi a Londra per un periodo.
Consiglio n°2: cercare di ottenere il maggior numero di informazioni possibili riguardo a quello che si vuole fare una volta giunti a Londra (lavorare, studiare, università)
Consiglio n°3: mettere da parte risorse sufficienti per stare almeno un mese, il tempo minimo per provare a trovare un lavoro (almeno 500£ extra rispetto ai soldi necessari per un alloggio e il volo, facendo una vita mooooolto economica, poi vi racconterò)
Consiglio n°4: se veramente volete restare, non fare il biglietto di ritorno (tanto qualcuno in Italia che vi presta 50 € per un volo low-cost lo trovate di sicuro).

Per il momento può bastare così. Il mio prossimo intervento sarà focalizzato sui voli che dall'Italia portano a Londra, sulla mia esperienza personale e su quali, con il senno di poi sono le cose che salvo e quelle che cambierei.

Vi auguro una buona notte.

lunedì 7 marzo 2011

Rieccoci online

Il B@rdo ritorna online con questo nuovo blog che risorge dalle ceneri de "La stanza del Bardo" dal quale verrano riproposte le migliori riflessioni e verrà utilizzato come sito centrale di un network di due-tre blog da me gestiti che cercheranno di coprire in maniera esauriente diversi aspetti delle mie riflessioni. Quindi presto inizieremo con il racconto del mio arrivo a Londra, oramai quasi 10 mesi fa. Ad ogni racconto cercherò di far seguire alcuni consigli pratici e qualche buon sito che io stesso ho utilizzato per informarmi.

Attorno a questo blog vorrei riprendere l'esperienza de "La stanza del Bardo" ma nella maniera più pura dell'idea originaria... purtroppo dopo poco quell'esperienza naufragò in un contenitore di tutti i miei sentimenti e pensieri abbandonando l'idea originale di un romanzo in divenire.

Ora vi auguro una buona notte, dall'appartamento londinese!!